Welcome ITALIA Tug!!!

Rimorchiatori Riuniti prende in consegna il nuovo tug Italia. Il rimorchiatore, con propulsione ATT e 70 tonnellate di tiro, è stato costruito dal cantiere turco Sanmar e si trova già nel porto di Genova. Rimorchiatori Riuniti, a meno di un anno dalla firma del contratto di costruzione, ha preso in consegna il suo nuovo rimorchiatore commissionato nel marzo 2019 al cantiere turco Sanmar.

Il tug, lungo 25 metri e largo 12, si trova già nel porto di Genova e al momento è denominato Delicay VI (Delicay è il nome della classe di questo mezzo), “ma a breve lo rinomineremo Italia” rivela a Ship2Shore Alberto Dellepiane, manager del gruppo genovese.

“Siamo molto orgogliosi di aver scelto questo nome, per un rimorchiatore che sarà un po’ la bandiera della nostra flotta” prosegue Dellepiane, che al momento non svela tuttavia il porto in cui opererà il nuovo tug. Considerando però l’ormai imminente avvio della gara per rinnovare l’autorizzazione del servizio di rimorchio nel porto di Genova, appare lecito ipotizzare che l’Italia sia destinato proprio a restare sotto la Lanterna.

Quello che è certo, comunque, è che si tratta di un mezzo con un alto contenuto tecnologico: “Il rimrochiatore che ci ha appena consegnato Sanmar segna il ritorno del gruppo a barche di tipologia tractor tug, come quelle che ordinavamo negli anni ’90, prima che gli Azimuth Stern Drive (ASD) tug prendessero piede sul mercato”.

I rimorchiatori Azimuth Tractor Tug (ATT) hanno il sistema di propulsione azimutale (un’elica che può ruotare su se stessa di 360° consentendo di indirizzare la spinta propulsiva in qualsiasi direzione) posizionato non a poppa, come gli ASD, ma oltre la metà dello scafo, verso la prua. “Le linee d’acqua di un tractor sono meno indicate per la navigazione in mare aperto, ma molto più efficaci nelle manovre in porto, che poi è l’habitat naturale di questi mezzi”.

L’Italia, con oltre 70 tonnellate di tiro a punto fisso, è un rimorchiatore destinato a lavorare con le grandi portacontainer, ed è basato su un progetto di Robert Allan, “su cui sono state fatte una serie di modifiche per venire incontro alle nostre richieste e alle nostre necessità. C’è molto del nostro know-how in questo mezzo” assicura Dellepiane.

©Ship2Shore

Francesco Bottino